...e stavolta non avrà a che fare con Opus Dei o Illuminati, bensì con il mondo della massoneria e come questa sia legata al potere, a livello internazionale.
La trama di "The Lost Symbol" è molto fitta e tende a tenere il lettore sulle spine fino alla conclusione, come nella migliore tradizione di Dan Brown.
Il professore di Harvard lo ritroviamo mentre si sta dirigendo a Washington, dopo l'improvvisa chiamata dell'amico "dagli occhi grigi" Peter Solomon.
Ci saranno intrighi, investigazioni, riti massonici, ecc: il solito ritmo a cui l'autore ci ha abituati con le opere precedenti.
Oltre alle più che favorevoli previsioni di vendita, si prevede un aumento dell'interesse verso la massoneria e tutto ciò che la circonda; dagli USA, i massoni fanno sapere che sono pronti ad accettare un aumento di visitatori nelle loro sedi spesso aperte al pubblico, dicendo di non aver nulla di cui temere.
Il romanzo è uscito il 15 settembre in lingua anglosassone (è reperibile anche in molti negozi italiani, ad esempio i punti FNAC), mentre per poterlo leggere in italiano dovremo aspettare il 23 ottobre. Intanto riporto un estratto dal prologo:
Casa del tempio 8.33 della sera
Il segreto è come morire. Dall’inizio dei tempi, il segreto è sempre stato come morire. L’adepto trentaquattrenne fissò il teschio umano che cullava tra le mani. Era incavato, come una coppa, pieno di vino rossosangue. Bevilo, si disse. Non hai nulla da temere.
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