Buonasera a tutti,
che i rapporti tra mafia e Stato ci siano sempre stati lo sappiamo benissimo, ma ora un “papello”(ne trovate due foto a capo dell’articolo) solleva un vento che spazza via tutta la disinformazione, che abbiamo subito in questi anni, atta a insabbiare le vere e losche attività dei nostri (D)On-orevoli.
Una fotocopia del “papello”, l’elenco delle richieste da parte della mafia allo Stato per far interrompere la stagione delle stragi, è stata consegnata mercoledì mattina alla Procura di Palermo. La consegna è stata effettuata dall’avvocato di Massimo Ciancimino(figlio dell’ex-sindaco mafioso di Palermo), Francesca Russo al procuratore aggiunto Roberto Scarpinato e al pm Nino di Matteo. Con esso sono stati consegnati anche altri documenti.
Il “papello” contiene 12 precise richieste, al vaglio da parte dei magistrati, tra cui, in prima posizione, la richiesta di revisione del maxi processo di Cosa nostra. Gli altri, secondo il giornale l’Espresso, spaziano dall’abolizione del carcere duro previsto dal 41 bis, gli arresti domiciliari per gli imputati per mafia che hanno compiuto 70 anni. La lista trova la sua conclusione con la richiesta di defiscalizzazione della benzina per gli abitanti della Sicilia.
Sempre secondo l’Espresso, accanto al “papello” originario ne spunta fuori un secondo frutto delle modifiche che don Vito Ciancimino avrebbe scritto di proprio pugno e consegnato all’allora colonnello del Ros, Mario Mori.
Finalmente abbiamo le prove che siamo governati dalla mafia o, quanto meno, dai suoi galoppini. E’ come se fossimo governati da Sir Bis ed il principe Giovanni si nascondesse dietro di lui.
Grazie dell’attenzione…
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