Buonasera a tutti,
chi non ha mai usato questa frase (o le sue varianti)? In effetti, pochi hanno il tempo e/o la voglia di mettersi a leggere, le giornate sono pesanti, la sera si è stanchi e a letto ci si vuole solo dormire. Se poi si parla di leggere i grandi classici della letteratura, non se ne parla! Grande classico = NOIA ASSICURATA!
Questo è quello che la maggior parte della gente pensa…più che altro è una scusa…
Il fatto è che da oggi non potremo più utilizzare queste giustificazioni se non vogliamo/possiamo leggere!
Lo svedese Henrik Lange, di professione disegnatore, ha pensato bene di creare il libro “90 classici da leggere per chi ha fretta” (Cairo Editore, pp. 192, 10 euro), ovvero una raccolta di vignette che riassumono le grandi opere della letteratura. Ogni libro è stato pazientemente e diligentemente riassunto in sole 3 “immagini narrate”, semplici ed esilaranti, che dovrebbero servire a farci conoscere questi testi, magari per farci venire voglia di comprarli e approfondire l’argomento, oppure per un semplice ripasso “pseudo-scolastico”.
Diciamo che, visto il livello culturale che si sta raggiungendo, l’idea è semplicemente geniale. Basta vedere l’immagine sopra riprodotta, che riassume l’”Odissea”. Si potrebbe portarne una copia anche alla casa del Grande Fratello, e far conoscere agli inquilini quel testo da cui il reality ha preso ispirazione, il famoso (ma non ne sarei poi così sicura!) “1984” di George Orwell, che, a dire la verità, era spaventato dall’idea di questo Big Brother spione. Ad esempio, quest’opera viene così riassunta: 1) “Winston Smith vive in Oceania, un superstato totalitario governato dal Grande Fratello”. 2) “Winston conosce Giulia, se ne innamora e vuole entrare nella Fratellanza dei ribelli”. 3) “Gli fanno il lavaggio del cervello e lo tramutano in uno zombie che si sbronza di gin tutto il giorno”.
Magari potrebbero diventare intelligenti…
Credo che Lange abbia avuto un’idea grandiosa nel riproporre la letteratura semplificata in questo modo; sempre che venga capito il motivo per cui l’ha fatto: non è un modo per evadere la lettura, ma semplicemente un metodo per farci incuriosire, per “ingannare” la nostra mente, che magari ci dirà che 10 minuti per leggere “Lolita” li può anche trovare, dato che quella vignetta ci aveva tanto incuriositi………
Grazie dell’attenzione…
Purtroppo nella società di oggi il cervello è sempre più portato a compiere attività di sintesi... ne deriva che molta gente preferisce preferisce il film o addirittura il serial perché non ha tempo da dedicare alla lettura. Il non avere tempo è una stronzata occidentale... dato che il tempo non esiste ma è un'illusione mentale. Non voglio andare sul metafisico ma soltanto sottolineare che quest'opera di Lange ha come significato anagogico quello di deriderci. Giustamente! :)
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