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La redazione di Mr E's Archive giura solennemente che ora e sempre la farà fuori dal vaso!

sabato, marzo 06, 2010

Democratiche Correzioni vol.8

Il Pdl e Napolitano: tutti insieme allegramente

Buonasera a tutti,
tratto dal Fatto Quotidiano di oggi: “Il decreto varato ieri sera dal Consiglio dei Ministri prevede nell’art. 1 che il diritto all’elettorato attivo e passivo sia preminente rispetto alle formalità. Nell’art. 2 si stabilisce che ci sono 24 ore di tempo, a partire dall’accettazione delle liste, per sanare le eventuali questioni di irregolarità formale. Una norma transitoria stabilirebbe che, solo ed unicamente per quanto riguarda le elezioni regionale che si terranno in Lazio e Lombardia, lo start delle 24 ore sia da intendersi non dal momento di accettazione delle liste, ma da quello di attuazione del decreto. Infine, nell’art. 3 si stabilisce che con ogni mezzo di prova si potrà dimostrare di essere stati presenti nell’ufficio competente al momento della chiusura della presentazione delle liste”.
Penso che mettano in dubbio la nostra intelligenza se pensano di farci ingoiare questa legge come una legge che serve a tutti i partiti. Basta leggere la parte riguardante il Lazio e la Lombardia per capire che non è così. Ma si vede che il Pdl ci vede come gente rozza e ignorante, capace solo di ordinare l’aperitivo al bar e di non avere una benché minima idea di cosa sono le regole.

Ed il capo dello Stato? Impagabile la sua parte di difensore della Costituzione…praticamente li ha accontentati, mettendola in culo ancora una volta alla Costituzione. “Non era sostenibile - scrive Napolitano - che potessero non parteciparvi nella più grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista contestati dall'ufficio competente costituito presso la corte d'appello di Milano”. Allora facciamo una cosa: aboliamo direttamente tutte le more riguardanti il pagamento di una qualunque tassa. Oppure permettiamo che i lavoratori arrivino in ufficio con 3 o 4 ore di ritardo senza che vengano puniti. Ma Napolitano continua:  “I tempi si erano a tal punto ristretti - dopo i già intervenuti pronunciamenti delle Corti di appello di Roma e Milano - che quel provvedimento non poteva che essere un decreto legge”. Napolitano spiega anche che, al di là della ventilata soluzione politica alla mancata presentazione delle liste, c'era la necessità di intervenire tempestivamente. Il testo del decreto legge, aggiunge poi il presidente “non ha presentato a mio avviso evidenti vizi di incostituzionalità”. Bene. Abbiamo un Presidente della Repubblica orbo. Però non voglio prendermela solo con Napolitano, oggi sono generoso. Che fine ha fatto il Pd mentre il Pdl metteva in scena una tale merdata? Proprio vero che servirebbe anche oggi una buona dose di ghigliottine…in qualche modo i francesi insegnano.

Grazie dell’attenzione…

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