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La redazione di Mr E's Archive giura solennemente che ora e sempre la farà fuori dal vaso!

giovedì, aprile 08, 2010

La legge ad personam n. XXXVIII, il Legittimo Impedimento, è stato firmato da Napolitano

Buongiorno a tutti,
non ci volevo credere, ho dovuto riavviare Chrome più e più volte prima di rendermi conto veramente del fatto. Non riuscivo a credere a ciò che leggevo: Napolitano ha firmato il Legittimo Impedimento, a trentottesima legge ad personam di Silvio Berlusconi. Il provvedimento, approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo scorso, entra in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Dal Corriere della Sera: “Due gli articoli del provvedimento che consentirà «al presidente del Consiglio dei ministri e ai ministri il sereno svolgimento delle funzioni loro attribuite dalla Costituzione e dalla legge»: l’articolo 2 riguarda il carattere di "legge ponte", cioè l’applicazione della nuova norma «fino alla data di entrata in vigore della legge costituzionale» e fissa inoltre l’entrata in vigore della nuova norma sul legittimo impedimento al giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il testo prevede che le attribuzioni previste dalla legge che disciplina l’attività di governo e della presidenza del Consiglio, dal regolamento interno del Consiglio dei ministri, le relative attività preparatorie e consequenziali, nonché di ogni attività comunque "coessenziale" alle funzioni di governo costituiscano legittimo impedimento per il premier a comparire alle udienze penali che lo vedono imputato (non a quelle in cui è parte offesa). Stesso trattamento vale per i ministri. Sarà Palazzo Chigi ad autocertificare l’impedimento. «Ove la presidenza del Consiglio dei ministri - recita il testo - attesti che l’impedimento è continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge, il giudice rinvia il processo ad udienza successiva al periodo indicato. Ciascun rinvio non può essere superiore a sei mesi». Il corso della prescrizione rimane sospeso per l’intera durata del rinvio. La legge si applica anche «ai processi penali in corso in ogni fase, stato o grado, alla data della entrata in vigore della legge».”

Soddisfatto il governo per la firma del capo dello Stato. Durante l’ufficio di presidenza del Pdl, Silvio Berlusconi ha voluto ringraziare il suo compare Napolitano: “Ora avremo tre anni per governare in modo sereno”. Riguardo poi all’intenzione dei magistrati di Milano di fare ricorso alla Consulta per trovare indizi di incostituzionalità nel ddl, il premier osserva che “la decisione della Procura di Milano manifesta sostanzialmente una proterva mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni democratiche e un disperato tentativo di modificare il corso politico positivo del dopo elezioni. Oggi il capo dello Stato con la sua firma ha riconosciuto che non vi sono evidenti segni di incostituzionalità. Sono stato assediato da una certa magistratura, soprattutto dalla magistratura milanese. Su di me sono state dette cose che non stanno né in cielo né in terra ed io sono estraneo a qualsiasi accusa mi sia stata mossa. L'ho giurato e lo giuro sui miei figli”.
Il ministro Gianfranco Rotondi afferma che “il legittimo impedimento è un atto di giustizia e non di protervia politica”. I soliti commenti: chi, se non gli attuali governanti, può elogiare questo ddl vergogna che assicura ancora 18 mesi di impunità al proprio boss? Per Daniele Capezzone, disprezzabile portavoce del Pdl, “Napolitano di conferma un garante ineccepibile”; come dire che si sono assicurati la collaborazione criminosa del capo dello Stato per far passare tutte le porcherie che gli sottopongono. Non so voi, ma quest’ultima frase mi pare ispirata ad un qualsiasi film di gangster.

Antonio Di Pietro insorge contro il ddl: “Per quanto ci riguarda non perderemo neppure un momento a disquisire di chi sia la colpa e, soprattutto, a chi giovi questo provvedimento che riteniamo incostituzionale e immorale. Per questo, chiederemo direttamente ai cittadini, tramite referendum, come abbiamo fatto con il lodo Alfano, se sono d’accordo sul fatto che in uno stato di diritto, come riteniamo debba essere il nostro, si possa accettare che alcune persone non vengano sottoposte a processo come succede a tutti gli altri cittadini quando vengono accusati di aver commesso un reato”.

Grazie dell’attenzione…

1 commento:

  1. concordo con polibio.



    Il presidente della Repubblica non valuta la costituzionalità delle leggi ( quella è la competenza della Corte Costituzionale) ma la loro opportunità e manifesta incostituzionalità
    cmq probabilmente è un provvedimento incostituzionale. deciderà la Consulta

    Napolitano promulga il legittimo impedimento. Attentato alla Costituzione o riconoscimento delle ragioni di Berlusconi?

    RispondiElimina

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