Buonasera a tutti,
nonostante il freddo intenso che sta concentrandosi sulla nostra penisola, il clima è caldo, rovente, incandescente.
L’aggressione di domenica sera di cui è stato vittima il premier Silvio Berlusconi ha risvegliato il clima infuocato che da un bel pò impregnava la politica italiana; tutti accusano tutti…e ovviamente non ci si capisce un cazzo. L’unico messaggio che vale citare è quello di Sabina Guzzati sul suo blog, nel quale esprime la sua solidarietà per l’aggressione subito(si può sempre rispettare un nemico e mantenerlo nemico eh?!).
La buona notizia è che il premier sembra essersi ripreso bene al colpo subito e che, domani pomeriggio, potrà già lasciare l’ospedale “con la raccomandazione di astenersi da impegnative attività pubbliche per almeno due settimane”. Non amo Berlusconi, ma non augurerei nemmeno al mio peggior nemico di subire un attacco come quello di domenica sera, quindi ben venga se sta meglio. Anche se permangono i problemi legati alla sintomatologia dolorosa dovuta agli esiti del trauma subito, e in particolare alla riacutizzazione della cervicalgia che nei mesi precedenti aveva afflitto il presidente in più di una circostanza.
Numerosi sono anche i cartelli e gli striscioni che, all’esterno dell’ospedale, esprimono solidarietà al presidente del Consiglio. Sui cancelli dell’ingresso principale della struttura è stato appeso un grande striscione con su scritto: “Forza Presidente!”, firmato dalla Curva sud del Milan. Numerosi i cartelli, tra cui uno che recita: “la mia famiglia crede in te, presidente non darla vinta a quei balordi”; e te pareva, diamo ancora la colpa ai comunisti.
Sembra che invece, il Pdl, continui a fiutare nell’aria un clima di terrorismo. Questa mattina alla Camera il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha indicato Il Fatto Quotidano e Marco Travaglio come mandanti morali della vile aggressione a Silvio Berlusconi da parte dello psicolabile Massimo Tartaglia. Cicchitto ha detto: “La mano di chi ha aggredito Berlusconi è stata armata da una spietata campagna di odio: ognuno si assuma la propria responsabilità. A condurre questa campagna è un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso, dal mattinale delle procure Il Fatto, dalla trasmissione di Santoro Annozero e da quel terrorista mediatico di nome Travaglio”. Ci rendiamo conto che, in questo modo, si vuole dare il via a una sorta di vendetta contro coloro che si oppongono al premier? Si rende conto che con queste parole mette a rischio tutti i soggetti sopracitati? Faccio fatica a credere a ciò che leggo e che scrivo.
Intanto, Massimo Tartaglia, è stato interrogato per due ore dagli inquirenti. E’ emerso che gli oggetti che portava con se erano per auto-difesa, per difendersi da eventuali disordini durante il comizio.
Quest’oggi però spunta fuori un testimone, pronto a giurare che il souvenir tirato contro Berlusconi è stato passato a Massimo Tartaglia da un secondo uomo: “Poco prima che l'aggressore scaraventasse contro il presidente la statuetta ho visto che c'è stato dietro... come se lui si stesse dimenando per prendere qualcosa da qualcuno che ovviamente non ho visto. Mi è sembrato di vedere proprio questo gesto che lui stesse prendendo qualcosa e questo l'ho visto perché avevo degli amici che erano lì alla sbarra e mi stavo preoccupando che potessero salutare il presidente del Consiglio”.
Sono sicuro che su questa testimonianza i giornalisti, sia di destra che di sinistra, ci marceranno su per mesi.
Grazie dell’attenzione…
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