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La redazione di Mr E's Archive giura solennemente che ora e sempre la farà fuori dal vaso!

giovedì, giugno 10, 2010

Il Ddl Intercettazioni Passa al Senato!

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Buongiorno a tutti,
il Ddl Intercettazioni è passato al Senato con 164 voti favorevoli e 25 no.
Il Pd, ovviamente, non ha partecipato alla votazione(sembra che non sappiano fare altro ormai). Il presidente del gruppo Pd, Anna Finocchiaro, nell'annunciare l'uscita dall'Aula, ha affermato: “con questa legge voi volete nascondere i vostri affari, l'uso privato delle risorse pubbliche e tutelare la vostra privacy perché volete il popolo cieco bue”.
Il Pdl, dal canto suo, non ha gradito la decisione del Pd di abbandonare l'aula dopo l'intervento della sua presidente, Anna Finocchiaro, disertando così quello finale del capogruppo Pdl Maurizio Gasparri. Quest'ultimo ha bollato la decisione del centrosinistra come «comportamento arrogante e non democratico».
Ora il provvedimento è pronto per tornare ala Camera in terza lettura.

Ieri sera, quattordici senatori dell’Idv hanno occupato l’aula di Palazzo Madama e non l’hanno abbandonata per tutta la notte, piazzandosi in particolare sui banchi del governo. Fatti espellere dall’aula dal presidente Renato Schifani, sono potuti rientrare al momento del voto.
Queste le parole dell’on. Di Pietro:

“Ancora una volta, invece di affrontare i problemi, la maggioranza e il suo premier utilizzano un atto di forza per rimuovere il problema. Noi denunciamo lo stato di illegittimità permanente e la risposta è stata un atto di prevaricazione che neanche ai tempi di Mussolini”.

“Questo governo e questa maggioranza appecoronata devono andare a casa. I cittadini, invece di stare a guardare si ribellino perché serve una nuova Resistenza e siamo rammaricati che ancora una volta siamo stati lasciati soli a fermare una maggioranza criminale”.

“Voi dell'opposizione e voi cittadini svegliatevi perché fare Ponzio Pilato è anche peggio di Erode”.

“Invito i cittadini a partecipare alla resistenza perché non c'è niente di peggio che stare alla finestra”

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LE NORME DEL DDL Dal limite dei 75 giorni alle sanzioni per gli editori, ecco come il Ddl sulle intercettazioni arriva al suo rush finale in Senato.
- LIMITI: Intercettazioni possibili solo per i reati puniti con più di cinque anni (tra questi c'è anche la corruzione). I telefoni possono essere messi sotto controllo per 75 giorni al massimo. Se c'è necessità, vengono concessi altri tre giorni prorogabili di volta in volta con provvedimento del gip. Per i reati più gravi (mafia, terrorismo, omicidio, ecc.) le intercettazioni sono possibili per 40 giorni, più altri venti prorogabili.
- DIVIETI E SANZIONI: Gli atti delle indagini in corso possono essere pubblicati non tra virgolette ma con un riassunto. Gli editori che li pubblicano in modo testuale rischiano fino a 300mila euro di multa. Le intercettazioni sono off limits per la stampa fino a conclusione delle indagini: per gli editori che sgarrano ci sono 300 mila euro di multa, che salgono a 450mila euro se si tratta di intercettazioni di persone estranee ai fatti. Colpiti anche i giornalisti: fino a 30 giorni di carcere o una sanzione fino a 10000 euro se pubblicano intercettazioni durante le indagini o atti coperti da segreto.
- CIMICI: niente più microfoni piazzati in casa o in auto per registrare le conversazioni degli indagati. Le cimici “saranno consentite al massimo per tre giorni, prorogabili di altri tre”.
- PM CIARLIERI: Se il responsabile dell'inchiesta passa alla stampa atti coperti dal segreto d'ufficio e semplicemente va in tv a parlare dell'inchiesta può essere sostituito dal capo del suo ufficio.
- PEDOFILIA: scompare la norma che eliminava l'obbligo di arresto per i reati di pedofilia di “lieve entità”.
- NORMA TRANSITORIA: Le nuove regole si applicano ai processi in corso. Quindi, anche se erano già state autorizzate intercettazioni con le vecchie regole, dovrà essere applicato il tetto dei 75 giorni.
- RIPRESE: Sulle riprese tv per i processi decide il presidente della corte d'appello, che può autorizzarle anche se non c'è il consenso delle parti.
- IENE, STRISCIA, REPORT: le registrazione carpite di nascosto sono permesse ai giornalisti professionisti e pubblicisti.
- CLERO: Se nelle intercettazioni finisce un sacerdote bisogna avvertire la diocesi; se l'intercettato è un vescovo il Pm deve avvertire la segreteria di Stato vaticana.(ringrazio leggo.it)

Grazie dell’attenzione…

3 commenti:

  1. VERGOGNA!!! a questo punto per quanto mi riguarda lo stato è uguale alla mafia, che schifo! sono altamente disgustato!

    sul mio blog ho fatto un'articolo al riguardo, se v'interessa lo trovate al seguente link:
    http://tintoblog.blogspot.com/2010/06/ddl-intercettazioni-cosa-cambia-stato.html

    RispondiElimina
  2. "Il Pd, ovviamente, non ha partecipato alla votazione Il presidente del gruppo Pd, Anna Finocchiaro,ha affermato: “con questa legge voi volete nascondere i vostri affari, l'uso privato delle risorse pubbliche e tutelare la vostra privacy perché volete il popolo cieco bue” Ma allora se affermano questo perchè non hanno votato contro?! Ma dal momento che la sinistra non ha partecipato alla votazione vuol dire che le sta bene?! Mhà misteri di un partito alla disfatta...

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  3. non riesco a capirla questa sinistra...ormai sembra essere tutto in mano all'Italia dei Valori che, per carità, non riesce a fare più di tanto. Questo genere di "opposizione" da parte del PD mi fa vomitare...quindi potrebbe essere come dici tu

    RispondiElimina

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